Anche Google, in linea con le politiche di Apple, ha focalizzato la sua attenzione sulle tematiche relative alla privacy e alla protezione dei dati personali dei suoi utenti. Si tratta di due aspetti fondamentali, che sono stati presi in considerazione per lo sviluppo del nuovo Android 12 e sui quali l’azienda ha ripetutamente posto l’accento, in particolare durante l’evento di presentazione dello scorso maggio.
Android 12 tiene alla larga le app ficcanaso
Il motore che si occupa di garantire la privacy, sul nuovo sistema operativo, si chiama Android Private Compute Core.
Tra i suoi compiti rientra la verifica delle app installate sul dispositivo, che dovranno rispettare i criteri relativi alla condivisione dei dati selezionati. È infatti presente una nuova sezione, dedicata espressamente alla privacy, che permette di avere una visione completa delle applicazioni che hanno accesso ai dispositivi del telefono che possono comunicare dati sensibili.
Tra questi, rientrano non solo la geolocalizzazione del telefono, ma anche l’uso della fotocamera o del microfono, così come l’accesso ai contatti personali e molto altro. L’uso di una qualsiasi di queste funzioni può essere limitato, a seconda di ogni singola app, attraverso il sistema di autorizzazioni del centro notifiche.
Questo significa che, per esempio, nel caso in cui un’applicazione di un social stia utilizzando il microfono mentre viene usato per un’altra app, per esempio una di messaggistica, apparirà una segnalazione. Se cliccata, si disattiverà la registrazione dell’audio da parte dell’applicazione “ficcanaso”. Senza contare la possibilità di scegliere se e quando consentire a un’app di utilizzare una determinata funzione, per una sola volta o in maniera continuativa. Inoltre, è possibile decidere di mantenere approssimativa la geolocalizzazione per alcune app, come ad esempio quella del meteo. Non va dimenticato che ci sono delle funzioni nuove, che rientrano sotto i nomi Live Caption, Now Playing e Smart Reply. Sono state create affinché ii files contenenti audio vengano elaborati direttamente all’interno del dispositivo, senza che ci sia una condivisione dei dati con altre applicazioni.
Non solo maggiore privacy, ma anche più interazione con le nuove tecnologie
Tra le novità inerenti la protezione della privacy, rientra anche la nuova funzione che permette di rendere privato l’uso di alcune app, alle quali si può scegliere di accedere solamente in presenza dell’impronta digitale dell’utente. Inoltre sarà attiva la possibilità di sbloccare via smartphone i dispositivi Chromebook, così come avviene per quanto riguarda l’universo dei prodotti Apple. Questo include anche il fatto che Android 12 permette l’attivazione dell’assistente Google attraverso il tasto di accensione dello smartphone, con il quale è inoltre possibile controllare un TV Android, come se fosse il telecomando.
La funzione nominata Car Key, invece, abilita l’interazione con le smart car, in particolare per quanto riguarda l’apertura e la chiusura delle porte e l’avvio del motore. Questo permette non solo la condivisione di un veicolo senza la necessità di consegnarne le chiavi, ma anche la possibilità di aprirlo automaticamente senza alcun bisogno di tenere il telefono in mano. Grazie alla tecnologia UWB, infatti, basterà arrivare in prossimità dell’auto perché questa reagisca.