Smartphone Full Screen: quali sono?

Nati come nicchia di mercato, grazie soprattutto a brand come Samsung che sono stati fra i primi ad aver creduto e investito su questo progetto, gli smartphone full screen, con l’abbattimento dei costi di produzione stanno incontrando sempre più i gusti di un certo pubblico che ne apprezza soprattutto l’estetica elegante e la grande visibilità.

Cosa sono gli smartphone full screen

Oramai quasi tutti i produttori di smartphone (dalle grandi alle piccole aziende) hanno a listino uno o più modelli full screen. Si tratta di terminali accomunati dalla caratteristica di avere un display che copre quasi interamente la parte frontale, con un rapporto di forma che passa dal classico 16:9 al più ampio 18:9 e spesso con assenza di bordi laterali (border less).

Ogni brand ha trovato soluzioni tecniche differenti per poter guadagnare spazio utile riposizionando tasti, fotocamera (in alcuni casi rimossa in altri integrandola nel display stesso) e sensore di impronte.

Come scegliere il migliore Smartphone Full Screen ?

Difficile dare una risposta univoca. Partendo dal proprio budget, e considerando ovviamente tutte le altre caratteristiche (potenza, memoria, ecc.) bisogna tenere conto di diversi fattori: tipologia e risoluzione del display; assenza totale di bordi; presenza o meno della fotocamera frontale e sua eventuale integrazione nello schermo (con il cosiddetto notch, ovvero la barra superiore che taglia il display); rapporto di forma (si parte dai 18:9 per passare ai 18,5:9 dei Samsung fino ad arrivare ai ben 19:9 dei modelli Wiko View2 e View2 Pro).

Da tenere presente che la qualità dell’immagine dipende anche dalla proporzione fra la risoluzione e la dimensione in pollici dello schermo espresso comunemente con il valore di PPI (pixel per inch).

Cosa offre il mercato degli smartphone Full Screen

Quasi sempre top di gamma, vediamo una rapida sintesi dei modelli offerti da alcune delle principali aziende cercando di collocarli in due ampie fasce di prezzo (di listino)
Oltre i 500 euro.

• Samsung, con i suoi Galaxy con infinity display super Amoled (e un rapporto di forma in alcuni casi di 18,5:9) : la serie S a partire dall’S7 edge (un 5,5 pollici 2560 x 1440 da 534 PPI), poi S8 (5,8 pollici 1440 x 2960 pixel 570 PPI) e S9 ( fino a 6 pollici 2960 x 1440 con 529 PPI); il modello A8 (5,5 pollici 2220 x 1080); i modelli Note 8 (ben 6,3 pollici in 1440 x 2960 pixel per 522 PPI).
• LG con il Full Vision sui modelli G6 (IPS 5.7 pollici 2880×1440 pixel 565 PPI), Q6 (IPS 5.5 pollici FullHD+ 2160×1080 pixel 439 PPI), e i nuovi V30 (OLED 6 pollici 2880×1440 pixel 538 PPI)
• HUAWEI propone un display Oled da 6 pollici (2160 x 1080 pixel, 402 PPI) sul suo MATE 10 PRO
• Apple con il suo ben noto iPhone X (display Retina di 5,8 pollici con risoluzione 2436×1125 pixel a 458 PPI)

Sotto i 500 euro

• Asus con lo Zenphone 5 monta un display Super IPS 2246 x 1080 con dimensione di 6.2 pollici per 402 PPI
• HONOR V10 con display IPS di 5,99 pollici 1080 x 2160 pixel con 403 PPI
• XIAOMI MI MIX 6.4 pollici 2040 x 1080p 362 PPI ma con un rapporto 17:9
• ONEPLUS 5T Amoled da 6 pollici 1080 x 2160 pixels 401 PPI
• WIKO VIEW2 e VIEW2 PRO da 6 pollici offrono una risoluzione di 1528 x 720 pixel IPS e 282 PPI. Unico nel settore hanno una proporzione schermo 19:9 integrando nel display la videocamera frontale.

In conclusione possiamo dire che, come per quasi tutte le innovazioni tecnologiche, quando il mercato offre un riscontro positivo si avvia un circolo virtuoso che mette in competizione le varie aziende per offrire il meglio al proprio pubblico: è quello che sta accadendo nel campo degli smartphone.

Oramai tutti i brand stanno facendo a gara per offrire dei prodotti Full Screen con display che occupano praticamente tutta la superficie e questo, ovviamente, a tutto vantaggio del cliente.